Associazione Astrofili di Salò
Osservatorio Astronomico: breve storia dell'iniziativa
Gia da tempo l'Associazione Astrofili
di Salò nelle sue escursioni osservative aveva individuato nella zona
dell'alta Valvestino e precisamente a Cima Rest nel comune di Magasa un
sito ideale per osservare il cielo notturno. Nel 1993 si cominciò
a valutare l'idea della costruzione in quel sito di un osservatorio
fisso (sogno di ogni astrofilo) dove poter posizionare finalmente una
strumentazione fissa che permettesse ai soci una proficua attività di
osservazione, divulgazione e ricerca. Si cominciò dunque ad
interpellare il Comune di Magasa e l'allora sindaco Sig. Venturini
Giorgio sulla fattibilità concreta ti un tale progetto. Con
nostra grande soddisfazione l'idea fu accolta favorevolmente e
l'avventura (poichè di questo si trattò) ebbe inizio. Il 1993 fu un
anno di intensi progetti e alla fine perfezionato definitivamente
l'ultimo, questo, venne proposto direttamente al comune di Magasa il
quale tramite il suo ufficio tecnico ne curò a sue spese la stesura
definitiva e tutto l'iter per la sua approvazione da parte della
Regione Lombardia. L'approvazione arrivò nel mese di Maggio del 1994.
Non ci sembrava vero, lo stesso giorno iniziammo i lavori. Come sempre
quando si possono realizzare cose lungamente sognate ed agognate un
grande entusiasmo si impadronisce di ognuno di noi, guai se così non
fosse e ce ne fu bisogno, poichè quel sogno ci costò più di dieci anni
di duro lavoro, con pochi mezzi e grandi bisogni ma anche con
la sensazione di aver ricevuto aiuto da "oltre" le stelle.
Guardando indietro al lavoro fatto infatti, ancora oggi ci stupiamo di
come sia stato possibile realizzarlo. L'idea costruttiva di base
dell'osservatorio venne concepita pensando a due strutture separate,
una dedicata al pubblico e quindi alla divulgazione con un proprio
telescopio ed una espressamente dedicata all'attività osservativa e di
ricerca dei soci dotata di un telescopio più potente ed
adeguato. In queste due prime strutture, costruite in toto,
compresa la strumentazione, dalla nostra associazione, vennero profuse
moltissime delle nostre energie e dei nostri risparmi, lavorando per
anni tutti i sabati e le domeniche al di fuori dei mesi invernali ma
solo perchè c'era la neve. In quel periodo abbiamo comunque con grande
soddisfazione ricevuto, non tanti ma comunque molto graditi, dei
contributi sia da privati che da istituzioni ai quali ed alle quali và
il nostro più sentito e sincero ringraziamento. La
realizzazione dell'Osservatorio quindi, fu a carico dell'AAS i cui soci
vi hanno profuso tutte le loro possibilità ed energie. Alcuni soci più
di altri hanno comunque determinato le caratteristiche progettuali e
l'avanzamento dei lavori. In particolare Mario Tonincelli è autore del
progetto generale e stato senza alcun dubbio il più impegnato in questa
opera. Poi, alcune parti del progetto sono
dovute al socio Pietro Menga di Milano che ha realizzato il telescopio
dedicato alle osservazioni per il pubblico ed è autore delle complesse
dotazioni software ed hardware che gestiscono e pilotano le
funzionalità del telescopio principale ed in generale dell'intero
osservatorio, cosa che non è per nulla di poco conto. Non và comunque
nè sottinteso nè sminuito il costante impegno di tutti gli altri soci
che con abnegazione hanno sempre lavorato e si sono sempre sacrificati
per quest'opera non facendo mai mancare il loro determinante contributo
e sostegno. L'osservatorio è poi rientrato nel progetto di
valorizzazione della Valvestino ottenendo un significativo contributo
economico. Questo contributo ha permesso di completare in modo
definitivo tutta l'impostazione dell'osservatorio. In particolare
grazie ad esso è stata costruita la nostra foresteria, una stanza
affiancata al rifugio alpino "lo scoiattolo" nelle immediate vicinanze
dell'osservatorio, dove possiamo dormire e mangiare. E' stata poi
costruita a ridosso dell'osservatorio l'importante stanza di controllo
del telescopio principale e sono state infine acquistate varie
strumentazioni ottiche e tecniche. Tutto ciò oltre ad assicurare
un futuro certo alle attività dell'Osservatorio, ha attivato un
rapporto di collaborazione fra l'AAS, la Comunità Montana Alto
Garda Bresciano e il Comune di Magasa nel quadro di una più ampia
valorizzazione del territorio del Parco dell'Alto Garda, nel pieno
rispetto dell'ambiente naturale ed ancor di più nella promozione di un
rapporto scientifico-culturale con l'ambiente. Da qui discendono fra
l'altro alcune maggiori attenzioni da parte istituzionale alla
integrità e salvaguardia di quel territorio, in particolare per
l'inquinamento di tipo luminoso, da evitare il più possibile per la
qualità delle attività dell'osservatorio. La gestione
dell'Osservatorio è affidata all'Associazione Astrofili di Salò grazie
ad una convenzione col Comune di Magasa.
Caratteristiche dell'Osservatorio Astronomico di Cima Rest
L'Osservatorio come si è detto si compone di due strutture
distinte:
La prima struttura è dedicata al pubblico e
consiste in una postazione osservativa dotata di un telescopio Newton da 37.5
cm. di diametro aperto a F.4.5 ricoverato in una struttura a tetto scorrevole.
Tolta quest’ultima il telescopio risulta a cielo aperto, condizione quanto mai
ottimale per l’illustrazione del cielo stellato e la conseguente immersione
nella natura celeste. Il telescopio
per il pubblico è già un grosso strumento che tra l'altro era anche il telescopio
personale del nostro socio Pietro Menga, il quale, mentre lo costruiva in quel
di Milano, ancora ignaro di ciò che lo attendeva, non pensava certo avesse questo
lontano destino ma si immaginava fosse tutto solo per lui. Con esso, grazie
al suo generoso diametro e in condizioni di buon cielo si possono osservare
approfonditamente moltissimi oggetti sia planetari che di cielo profondo.
La parte dell'osservatorio dedicata al pubblico è stata anche la prima struttura
ad essere completata, essendo pienamente operativa già dal 1997.
La seconda struttura è dedicata al lavoro
di osservazione e ricerca dell'associazione. Essa è dotata di un telescopio
Newton da 0.508 m. con puntamento computerizzato e stazionato in cupola completamente
(meno lo specchio) autocostruito. Queste alcune caratteristiche dello strumento:
* Specchio in "Astrositall" della INTES da 20
pollici (0.508 m.) F 5 (focale 2.5 m.) corretto (verifica e test eseguiti) a
1/ 16 d'onda sulla superfice.
* Peso 3,2 tonnellate. Altezza 3,3 metri.
* Testa girevole per l'osservazione visuale in ogni
posizione dello strumento (altrimenti sarebbe un vero problema!).
* Campo reale di piena luce 14 mm. (Luna piena = 24 mm.)
* Il telescopio è accopiato da un rifrattore da 175 mm.
F8.
* CCD Apogee AP7p con pixel da 24 micrometri per la ricerca.
CCD MX516 per autoguida.
* Sistema di sostenimento del secondario a fili di 0.4 mm.
* Secondario da 80 mm. di diametro di asse minore.
* Ostruzione 0.16.
* Tubo in costruzione aperto del tipo Serrurier.
La dimensione e l'accuratezza del sistema meccanico e dei movimenti
forniscono allo strumento principale dell'Osservatorio Astronomico di Cima Rest
una notevole capacità di lavoro nei settori della astrometria e della
ricerca di oggetti deboli quali i pianetini ma il tipo di ottica e la
relativa versatilità d'uso permetteranno svariate ulteriori applicazioni. La
storia costruttiva di questo strumento merita una trattazione più particolareggiata
che descriveremo prossimamente.
Alcune immagini delle fasi costruttive
Telescopio Utimato
Cimarest 7 Febbraio 2010
Cima Rest 9 Luglio 2022